Pollenzo, importante città romana presso la quale nel 402 d.C. avvenne la celebre battaglia, nel medioevo diviene centro benedettino della Novalesa-Breme oltre che delle monache di Caramagna.Dopo aspre contese – nei secoli XII-XIII – tra i maggiori comuni del basso Piemonte, che portarono alla completa distruzione di fortificazioni risalenti in parte al V secolo, Pollenzo diventa, nel XIV secolo, sede di contea del patrizio visconteo Antonio Porro.
Trascorsi pochi decenni, la sua rocca del 1386, di cui resta il donjon, la torre cilindrica alta 46 metri, si trasforma in prestigiosa residenza feudale dei marchesi di Romagnano, i quali, come conti di Pollenzo, nella seconda metà del Cinquecento, avvieranno un profondo rinnovamento del castello su modelli manieristi: questa fase storico-artistica sarà completamente cancellata tra gli anni 1832 e 1847.
Il caso di Pollenzo in quegli anni sarà sintomatico della particolare visione romantica del re Carlo Alberto, che con i suoi artisti opererà interventi che comportarono la distruzione di gran parte del borgo di epoca medievale: tutto questo nel nome della celebrazione di un ricreato Medioevo, ma con frequenti e diffusi elementi di contraddizione nella forma classicheggiante più sfarzosa, ideata, per gli interni del castello, da Pelagio Palagi. Le nuove realizzazioni vedono impegnati numerosi artisti oltre al Palagi: l’architetto Ernest Melano, il pittore Bellosio, l’ebanista Moncalvo e lo scultore Gaggini.
Con questi artisti, cui il sovrano demandò la riplasmazione dell’intera Pollenzo, fu chiamato a lavorare uno stuolo di altri artisti di grande professionalità, che collaborarono per creare quella immagine medievaleggiante del borgo cara al sovrano, con la sua piazza con fontana e la chiesa di San Vittore goticheggianti, la cascina Albertina, il castello e, fondamentalmente, l’Agenzia.
Pollenzo è una delle Residenze Sabaude dichiarate nel 1997 Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Foto: Tino Gerbaldo
La Pollenzo di oggi
Una nuova ed importante campagna di scavi alla ricerca di testimonianze dell’antica Pollentia venne iniziata nel 1958 con il coordinamento del professor Edoardo Mosca e molti dei reperti rinvenuti sono ora custoditi presso il Museo Civico di Palazzo Traversa a Bra.
Nell’ambito di questi interventi è stata restaurata la chiesa oramai sconsacrata “della Madonnina”: i suoi locali ospiteranno un centro di documentazione multimediale sul periodo romano e sabaudo di Pollenzo. Opera oggi a Pollenzo un gruppo storico per la rievocazione delle atmosfere della Pollenzo sabauda con un attività coordinate della Pro Loco “La Torre”.
Un importante progetto per ridare nuova luce all’agenzia Carlo Albertina è stato avviato ad inizio del 2000 grazie all’idea, promossa da Slow Food, di recuperare e restituire ad un utilizzo pubblico quel complesso architettonico che già ai tempi di Carlo Alberto di Savoia era chiamato Agenzia di Pollenzo (http://www.agenziadipollenzo.com). Dopo i lavori di recupero, terminati nella primavera del 2004, oggi l’Agenzia ospita la sede dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, la Banca del Vino e l’Albergo dell’Agenzia.
L’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche
L’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, primo ateneo al mondo interamente dedicato alla cultura del cibo, ha attivato i propri corsi il 4 ottobre 2004.
Promossa e fondata dall’associazione internazionale Slow Food, insieme alle Regioni Piemonte ed Emilia-Romagna, è un’università non statale legalmente riconosciuta dal Ministero dell’Università e Ricerca, dedicata alla diffusione della cultura enogastronomica.
Numerose società private ed enti pubblici che credono nel progetto hanno fornito il loro sostegno all’iniziativa, diventando “soci benemeriti”.
L’Università costituisce un centro internazionale di formazione, ricerca, documentazione e catalogazione, al servizio di chi opera per un modello di agricoltura rinnovata per il mantenimento della biodiversità e per realizzare un rapporto organico tra gastronomia e scienze agrarie.
Docenze di prestigio internazionale, accanto a stage in Italia e all’estero, formano i futuri gastronomi, esperti nel campo della produzione, distribuzione, promozione e comunicazione dell’agroalimentare di qualità.
INFO: http://www.unisg.it/
La Banca del Vino
Nelle ottocentesche cantine dell’Agenzia di Pollenzo, dove è nato l’attuale metodo di vinificazione dei grandi rossi piemontesi, oltre 300 produttori hanno depositato parte dei loro migliori vini. La Banca del Vino nasce da un’idea avanzata da Carlo Petrini alla fine degli anni Novanta allo scopo di costruire la memoria storica del vino italiano, selezionando, stoccando e conservando le migliori bottiglie della penisola. È un posto unico al mondo, in cui si possono conoscere e degustare le produzioni più significative di un’intera realtà nazionale; un caveau aperto al pubblico che custodisce la ricchezza e la storia del vino italiano rendendolo disponibile negli anni a venire. L’attività della Banca del Vino si arricchisce in una serie di iniziative rivolte ai soci e agli appassionati con degustazioni guidate, corsi tematici di approfondimento, viaggi organizzati nelle terre di produzione dei grandi vini italiani ed esteri.
INFO: http://www.bancadelvino.it/
L’Albergo dell’Agenzia
È un albergo a 4 stelle, risultato del prezioso recupero delle storiche costruzioni neogotiche di re Carlo Alberto, che dispone di 44 camere e 3 suites.
Con un occhio sempre attento alla tradizione, ogni camera è stata battezzata con il nome di un “cru” di Barolo, Barbaresco e Roero: si vuole affermare il legame forte con questa terra e con la sua cultura, in un ambiente con tutti i comfort utili al soggiorno in sintonia con la filosofia slow.
Gli ospiti della struttura hanno a disposizione un piccolo ma attrezzato centro fitness con palestra, vasca idromassaggio, bagno turco e una piscina estiva.
Sale meeting e un ristorante con menù legati al territorio di Langa e prodotti dei presidi Slow Food completano l’offerta di questa prestigiosa struttura.
Modernità, quindi, ma anche tradizione, ingredienti che permettono agli ospiti di essere accolti in un’atmosfera calda e curata.
INFO:
Ufficio Informazioni e Turismo
c/o Centro incontro comunale – Spazio Eventi
via Regina Margherita 28 – Pollenzo
Orari: sabato 9-12 / domenica 10-12