Stagione teatrale 2021/2022
Postato il 13 settembre 2022
Postato il 13 settembre 2022
RECUPERO DATE (spettacoli riservati agli abbonati/possessori di biglietto della precedente stagione)
7 novembre, ore 21 – DUE BOTTE A SETTIMANA
23 novembre, ore 21 – THE RED LION
Aggiornamento: lo spettacolo “Parlami d’amore” del 29 gennaio è rinviato al 22 aprile
3 dicembre, ore 21 – LA LUNA E I FALO’
regia di Paolo Briguglia
con Andrea Bosca
Nel viaggio alle origini, alla ricerca delle radici dove si nasce e dove si muore, la realtà si fonde con la memoria e una parlata viva e vera si innesta, come fosse una vite nuova, nei tagli freschi della poesia. Anguilla è tornato da Genova, dall’America, dall’Altrove. Anguilla il bastardo cresciuto garzone, che fattosi uomo ricerca la terra, le piazze, le facce di allora. Ma il passato si muove. E mai rassicura. Perché “tutto è cambiato eppure uguale” a Canelli, sulla Langa e nella valle del Belbo. “E sulle colline il tempo non passa”. Se la lingua di Pavese è creata da a partire da un parlato semplice e popolare poi trasfigurato nel ritmo poetico della prosa, il linguaggio della scena ricerca la poesia nella prosa degli oggetti , dei corpi e dello spazio.
PERCHÉ VEDERLO
La forze simbolica del teatro trasforma le cose, le ri-destina, facendo di un fil di ferro una vigna, di luci lontane una collina, di un ritmo martellante un ambiente. L’intuizione di dare corpo a tre ruoli porta la scena a vivere qui e ora, alla confidenza di Anguilla occhi negli occhi col pubblico e a ad una dinamica in cui i tre personaggi coesistono continuamente, ricreando lo spazio e aprendo la scena ad un controcanto di azioni legate dal filo simbolico dell’immaginazione, proprio come i capitoli di Pavese sono uniti dalla forza lirica della sua scrittura.
14 dicembre, ore 21 – SLOT
regia di Luca De Bei
con Paola Barale e Paola Quattrini
Lo spettro del gioco d’azzardo, con il suo fascino ipnotico, le emozioni forti e quella speranza di un guadagno facile legato ad un possibile cambiamento di vita, nasconde invece una patologia, un fenomeno compulsivo che si trasforma in una vera drammaticità con ripercussioni anche sulla famiglia e sulla comunità. Questa delicata tematica è al centro di “Slot”, il nuovo spettacolo con Paola Quattrini, Paola Barale e Mauro Conte, scritto e diretto da Luca De Bei.
PERCHÉ VEDERLO
Uno spettacolo frizzante, con dialoghi serrati e dal ritmo decisamente vivace, impreziosito da numerosi colpi di scena, capace di esplorare l’animo umano in profondità andando a sfiorare le intimità di una famiglia alla deriva e “ostaggio” di quel male oscuro che regala false illusioni per poi attirare in una sorta di trappola, come un tunnel senza via d’uscita.
30 dicembre, ore 21 – SUL BEL DANUBIO BLU (spettacolo fuori abbonamento)
regia di Corrado Abbati
Compagnia Corrado Abbati
Centocinquanta anni fa Johann Strauss figlio scriveva quello che sarebbe diventato il manifesto di un’intera epoca: Sul bel Danubio blu. Più che un semplice valzer, il simbolo di un mito che ancora oggi vive e si rinnova generazione dopo generazione. Ecco dunque uno spettacolo pieno di gioia, voglia di vivere e buon umore, caratteristiche tipiche di una delle più importanti espressioni di quell’epoca: l’operetta!
PERCHÉ VEDERLO
Un allestimento che segue i canoni stilistici della classica operetta con gli inevitabili e comici equivoci uniti alla musica delle più belle operette danubiane: alcune molto famose, altre che saranno una piacevole sorpresa per il pubblico italiano. Uno spettacolo pieno di leggerezza e seduzione per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.
11 gennaio, ore 21 – LA VITA DAVANTI A SE’
regia di Silvio Orlando
con Silvio Orlando e l’Orchestra Terra Madre
Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro di un discusso Premio Goncourt, La vita davanti a sé di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia.
PERCHÉ VEDERLO
Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma. Il genio di Gary ha anticipato senza facili ideologie e sbrigative soluzioni il tema dei temi: la convivenza tra culture religioni e stili di vita diversi.
16 gennaio, ore 21 – LISITRATA (replica per le scuole il 17.01)
regia di Ugo Chiti
con Amanda Sandrelli, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Lucianna De Falco, Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti
Lisistrata imperversa da quasi 2500 anni sulla stupidità, l’arroganza, la vanità, la superficialità degli uomini. Ci guarda dal lontano 411 a.c., anno del suo debutto nel teatro di Dioniso ai piedi dell’Acropoli di Atene e scuote la testa sconsolata di fronte alle tragedie, alle miserie, ai disastri provocati da quella stupidità, arroganza, vanità, superficialità, che sono tutti sostantivi femminili, come la guerra che da questi viene immancabilmente generata, ma che sono immancabilmente attributi maschili. Lo fa attraverso un meccanismo teatrale modernissimo, una specie di farsa dove molto si ride, ma che in maniera paradossale e insieme umanissima ci fa scoprire senza falso pudore, tra sghignazzi e continui doppi sensi i meccanismi perversi dell’irragionevolezza umana.
PERCHÉ VEDERLO
Arca Azzurra e Ugo Chiti, mettono in scena Lisistrata rinnovando la loro più che trentennale collaborazione, simbiosi, sintonia e arricchendo il loro comune percorso attraverso gli ultimi decenni della scena teatrale italiana, con la forza, la misura, la dedizione, l’impegno che ha contraddistinto ogni loro spettacolo.
29 gennaio, rinviato al 22 aprile, ore 21 – PARLAMI D’AMORE
regia di Francesco Branchetti
con Nathalie Caldonazzo e Francesco Branchetti
Il testo di Philippe Claudel è straordinario nel raccontare una società e una coppia in crisi profonda di valori e di punti di riferimento ed è straordinario nel costruire dei caratteri di clamorosa rappresentatività di una certa società e di una concezione del rapporto di coppia che qui vede sgretolarsi i suoi punti cardine e le sue fondamenta. Claudel mostra come sottotraccia possano convivere moltitudini di sentimenti intrecciati, impulsi contrastanti e come sia denso e irto di ostacoli il cammino del dialogo tra uomo e donna.
PERCHÉ VEDERLO
Fragilità, debolezze e addirittura in alcuni momenti candore, trovano spazio in un duetto di coppia a tratti terribile, ma sempre accompagnato da irresistibile humour e travolgente ironia. Le interpretazioni dei personaggi, tese a ricostruire due profili psicologici evocano il presente e spingono a riflettere molto su quello che a volte un rapporto può diventare e su quanto sia difficile uscire da certi schemi comportamentali e a volte anche sociali.
7 febbraio, ore 21 – GIACOMINO E MAMMA’ – sostituito da RICCARDO 3. L’ANNIVERSARIO
di Santiago Carlo Oves/Jordi Galceran
traduzione, adattamento, regia Enrico Ianniello
con Isa Danieli, Enrico Ianniello
Il cinquantenne Giacomino è un professionista dal tenore di vita agiato che improvvisamente perde il lavoro, e deve affrontare il problema con una moglie con la quale il dialogo è difficile e due figli adolescenti da mantenere. C’è un’unica soluzione per rimanere a galla: vendere l’appartamento di famiglia, di cui è proprietario, ma nel quale vive sua madre, arzilla vedova settantottenne. La vendita risolverebbe i suoi problemi, ma l’energica Mammà non è per niente d’accordo.
PERCHÉ VEDERLO
Enrico Ianniello guarda ancora una volta alla nuova drammaturgia iberica, proponendo un adattamento in chiave napoletana di Conversaciones con Mamà, già pluripremiato film dello sceneggiatore e regista argentino Santiago Carlos Ovès, diventato in seguito uno spettacolo teatrale nell’adattamento del drammaturgo catalano Jordi Galceran.
10 febbraio, ore 21 – RICCARDO 3. L’AVVERSARIO
di Francesco Niccolini
regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi
con Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Giovanni Moschella
Liberamente ispirato al “Riccardo III” di William Shakespeare e alla figura del pluriomicida Jean-Claude Romand, raccontato nel romanzo “L’avversario” di Emmanuel Carrère, lo spettacolo di Francesco Niccolini, con la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, è un adattamento in chiave moderna dell’ultima di quattro opere teatrali scritte da Shakespeare sulla storia inglese, capace di far emergere i lati più oscuri di un uomo – forse re, forse pazzo – in continua lotta tra desideri reconditi, impulsi oscuri e i suoi incubi peggiori.
PERCHÉ VEDERLO
Il testo risulta particolarmente adatto a una platea giovane; la tragedia procede implacabilmente in “uno spazio algido dove tutto è fatto della stessa sostanza degli incubi”. L’ onirica ambientazione porta lo spettatore in una stanza di ospedale psichiatrico, o di un manicomio criminale e non nella tradizionale sala del palazzo reale quattrocentesco, in cui comunque regna il male dal fascino irresistibile evidenziato già nell’originale shakespeariano, sottile, invisibile. Tanto da essere scambiato col bene, così come il bene può essere scambiato per male.
15 febbraio, rinviato al 9 aprile, ore 21 – SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di William Shakespeare
regia di Jurij Ferrini
con Paolo Arlenghi, Jurij Ferrini, Maria Rita Lo Destro, Agnese Mercati, Chiara Mercurio
Commedia fantastica e tenebrosa, con estrema delicatezza e grande immaginazione, William Shakespeare intreccia e combina in un disegno unitario le diverse vicende di due coppie di innamorati che per amore – opponendosi alla legge – fuggono dalla propria città, si inseguono e si perdono in un bosco, regno di maghi, fate e dispettosi spiriti. In quello stesso bosco, con amore e dedizione, una sgangherata compagnia di artigiani allestisce un improbabile dramma da rappresentare davanti alle autorità della città.
PERCHÉ VEDERLO
In Sogno di una notte di mezza estate, passione e inganno si avviluppano in modo assurdo e repentino per poi dipanarsi come d’incanto. Realtà e irrealtà giocano a fondersi e a confondersi insieme in una folle notte d’estate governata dal capriccio di Amore, la forza più potente e misteriosa del mondo.
1 marzo, ore 21 – IL DELITTO DI VIA DELL’ORSINA di Eugène Labiche
regia e adattamento di Andrée Ruth Shammah
con Massimo Dapporto, Antonello Fassari,
Susanna Marcomeni
Un uomo si sveglia con uno sconosciuto nel letto, entrambi hanno una gran sete, le mani sporche e le tasche piene di carbone ma non sanno perché, non ricordano nulla della notte precedente. Lentamente tentano di ricostruire quanto accaduto dopo aver lasciato una festa di ex allievi del liceo. Da un giornale apprendono che una giovane carbonaia è morta quella notte, e tra una serie di malintesi ed equivoci si fa strada la possibilità che i due abbiano commesso quell’efferato omicidio.
PERCHÉ VEDERLO
Una situazione paradossale, un po’ beckettiana, brillantemente costruita da un gigante della drammaturgia come Labiche. Profondamente diversi l’uno dall’altro, uno ricco, nobile, elegante e l’altro rozzo, volgare, proletario, i due personaggi creati da Labiche sono costretti a confrontarsi con quello che credono di aver commesso. A dar loro vita, due fuoriclasse della scena, Massimo Dapporto e Antonello Fassari.
14 marzo, ore 21 – MEMORIE (spettacolo fuori abbonamento)
Drammaturgia di Marco Fabbri
liberamente tratta da “A manera de memorias” di N. Gorin
Con Laura Morante, M.Fabbri (bandoneon), M. Repellini (violoncello), S. Giavazzi (pianoforte)
La Musica è quella di Astor Piazzolla di cui, nel centenario dalla nascita, Memorie ripercorre la storia dell’artista ma anche di gran parte della musica del ‘900. Attrice di sofisticata sensibilità, la Morante declina con sapienza la drammaturgia di Marco Fabbri, accompagnata dal travolgente ritmo dei brani eseguiti dal vivo da Fabbri (bandoneon), Repellini (violoncello) e Giavazzi (pianoforte).
PERCHÉ VEDERLO
Memorie è come una macchina del tempo che permette al pubblico, che già apprezza le opere di Piazzolla, di conoscere anche il lato umano dell’uomo, le sue paure, le gioie, le ambizioni, i sogni… da quando era “pibe” a pochi giorni prima della grave malattia.
25 marzo, ore 21 – LA SORPRESA di Pierre Sauvil
Regia: Giorgio Caprile
Con Miriam Mesturino, Alessandro Marrapodi, Giorgio Caprile
Philippe accumula ricchezze ma Catherine, che si sente trascurata, vuole divorziare. Philippe all’idea di dover rinunciare alla metà della sua fortuna, cerca in tutti i modi di evitare il divorzio. Mentre la coppia è nel pieno di una crisi di nervi compare Morin, un pensionato che decide di tentare il suicidio davanti alla loro porta di casa per protestare contro l’indifferenza della società nei confronti delle persone disagiate.
PERCHÉ VEDERLO
Il consolidato trio Mesturino-Marrapodi-Caprile porta in scena una nuova commedia mai rappresentata in Italia, grande successo a Parigi grazie all’alternanza di colpi bassi, menzogne e sarcasmi: una perfetta macchina da risate.
4 aprile, ore 21 – DITEGLI SEMPRE DI SI’
regia di Roberto Andò
con Carolina Rosi, Gianfelice Imparato, Edoardo Sorgente, Massimo De Matteo
Michele è un pazzo tranquillo, socievole, cortese, all’apparenza l’uomo più normale del mondo, ma in verità la sua follia è più sottile perché consiste essenzialmente nel confondere i suoi desideri con la realtà che lo circonda; eccede in ragionevolezza, prende tutto alla lettera, ignora l’uso della metafora, puntualizza e spinge ogni cosa all’estremo. Tornato a casa dalla sorella Teresa si trova a fare i conti con un mondo assai diverso dagli schemi secondo i quali è stato rieducato in manicomio; tra equivoci e fraintendimenti alla fine ci si chiede: chi è il vero pazzo? E qual è la realtà vera?
PERCHÉ VEDERLO
“Ditegli sempre di sì” è uno dei primi testi di Eduardo De Filippo ed è il primo in assoluto in cui il grande drammaturgo affronta il tema della follia. Un’opera vivace e molto divertente, tra le più fortunate del repertorio eduardiano, il cui protagonista, Michele Murri, è un pazzo metodico con la mania della perfezione.
RINNOVO ABBONAMENTI CON PRELAZIONE: 04, 05, 06 novembre dalle ore 16 alle ore 19 c/o botteghino Teatro Politeama
ACQUISTO NUOVI ABBONAMENTI: 18, 19, 20 novembre dalle ore 16 alle ore 19 c/o botteghino Teatro Politeama
Costo abbonamento intero: intero 150 €; ridotto over 65 e under 26: 125 €
ACQUISTO BIGLIETTI SINGOLI: a partire dal 1 febbraio 2022 tutti i lunedì della stagione dalle ore 16 alle ore 19 c/o botteghino Teatro Politeama e anche sul circuito www.piemonteticket.it
Costo biglietti singoli –> intero: 20 €; ridotto over 65, under 26 e soci Ascom: 18 €
INFO: Ufficio Turismo e Cultura, tel. 0172.430185 – turismo@comune.bra.cn.it
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