Pollentia, città dal nome bene augurante, fu fondata dai Romani verso la fine del II sec. a.C. nel territorio dei Ligures Bagienni (popolazione di stirpe celto-ligure) nella media valle del Tanaro. Ricordata nelle fonti (Cicerone e Svetonio) per gli avvenimenti storici di cui fu protagonista nella sua fase più antica, fu altresì segnalata (Plinio, Marziale e Columella) per la produzione di lane brune e di calici di ceramica.
Nel 402 d.C. fu teatro della famosa battaglia tra l’esercito romano, agli ordini del vandalo Stilicone, ed i Visigoti, comandati da Alarico, che ne uscirono sconfitti. Nell’impianto urbano, canonicamente scandito da cardini e decumani, emergevano gli edifici pubblici: il foro, il complesso del teatro e l’anfiteatro; di quest’ultimo è rimasta traccia nel “Borgo del Colosseo”, sorto sulle rovine della cavea. Recentemente nel parco dell’Agenzia carloalbertina sono venuti alla luce resti di insediamenti di epoca tardo-antica e medioevale.
Pollenzo ospita inoltre una delle Residenze Sabaude dichiarate nel 1997 Patrimonio dell’Umanità UNESCO.