Situata tra le colline del Roero, terra di “rocche”, vigne e castelli, la città di Bra è un crocevia di storia, eccellenze enogastronomiche e cultura. Di origini antichissime, ha radici che affondano nell’età neolitica e che toccano l’impero romano e la dinastia sabauda, le cui tracce sono ancora ben visibili sul territorio. Oggi è una città di quasi 30 mila abitanti, famosa in Italia e nel mondo per essere la patria del movimento Slow Food, per la sua eccellente salsiccia, per i suoi eventi di apertura internazionale e per essere una delle culle del barocco piemontese.
Passeggiando per le sue strade e scoprendo le sue piazze, non passeranno inosservate la facciata tondeggiante del Palazzo Comunale, la chiesa di Santa Chiara, capolavoro dell’architetto regio Bernardo Antonio Vittone, la chiesa della Trinità, anche conosciuta come i “Battuti Bianchi”. E poi, i musei di Storia naturale, di Arte e Archeologia e del Giocattolo e la centrale via Cavour, luogo di ritrovo, di caffé e di locali storici, dove era solito passare le sue giornate anche lo scrittore Giovanni Arpino. Senza dimenticare la Zizzola, edificio simbolo della città che, dall’alto del colle Monteguglielmo, tutto osserva. E poi, c’è Pollenzo, la sua frazione più nota, sulla cui piazza si affaccia un complesso architettonico di edifici che richiamano gli antichi fasti di una delle residenze private della famiglia reale. Quella di Pollenzo è una delle Residenze Sabaude dichiarate nel 1997 Patrimonio dell’Umanità UNESCO. All’interno di questi antichi locali, da alcuni anni l’Università di Scienze gastronomiche coinvolge nei suoi corsi studenti da tutto il mondo, mentre la caratteristica torre che campeggia sulla piazza ospita un’originale Banca del vino, dove sono custoditi e invecchiati alcuni dei più noti cru tricolori.
Bra è anche terra di buon cibo e di ottimi vini, con eccellenze conosciute e apprezzate anche aldilà dei confini nazionali. Chi non ha mai sentito nominare la celebre salsiccia di Bra, insaccato di vitello da gustare crudo e autorizzato direttamente da casa Savoia? Per non parlare del formaggio, che porta il nome della città stessa: il Bra Dop – tenero e duro -, delizia per il palato e per i sensi, celebrato insieme a formaggi provenienti da tutto il mondo con la manifestazione internazionale “Cheese! Le forme del latte”. E, ancora, i prodotti freschi degli orti, il pane…per finire con un panino “locale e slow”, il Mac ‘d Bra, che racchiude in un unico morso tutti sapori del territorio. Un patrimonio preziosissimo che Bra, uno dei quattro comuni italiani fondatori del movimento Città Slow, valorizza anche nella quotidianità, con un servizio di mensa scolastica tra i più avanzati a livello italiano, con tanto di certificazione di qualità Iso 9001, e l’utilizzo di prodotti a chilometro zero.
Una città a misura d’uomo, che negli ultimi anni sta diventando sempre più un’apprezzata meta turistica, grazie anche agli eventi che – dalla fiera di Pasqua e Pasquetta al Salone del Libro per Ragazzi, dalle rassegne estive a Cheese, passando per Bra’s e Da Cortile a Cortile – animano questo piccolo gioiello del Piemonte.
Foto: Tino Gerbaldo